venerdì 8 marzo 2024

Quanto dura la batteria di un tosaerba?

 Anche questa è un'esperienza che può essere utile a qualcuno...

Volevo comprare un tosaerba a batteria, per liberarmi dai problemi tipici dei motori a scoppio, come la candela, il carburatore da smontare e pulire, il cambio dell'olio, i tagliandi, e soprattutto il dubbio se questa volta partirà oppure no...

Mi sono interessato quindi ai tosaerba a batteria, escludendo quelli con il filo elettrico, e ho notato che è molto difficile capire quanto tempo il tosaerba rimane acceso con una carica di batteria.

La motivazione ufficiale per cui questo dato non viene fornito, è che dipende molto dalle condizioni dell'erba (asciutta/bagnata, bassa/alta), del terreno (se il tosaerba è trazionato, una parte dell'energia è consumata dalla trazione, quindi cambia se è in piano o in pendenza, se il fondo è liscio e scorrevole, o se è accidentato, ...).

Quindi tutti i tosaerba a batteria indicano per quanti metri quadrati sono predisposti; per esempio c'è il dato "fino a 500 mq", oppure "fino a 1000 mq".

E' un po' strano, perchè anche i metri quadrati che può tagliare un tosaerba a batteria, dipendono dalle condizioni di cui sopra (e anche dalla larghezza della lama), eppure questo dato viene fornito.

Allora mi sono convinto che il dato sulla durata non venga riportato poichè spesso è scoraggiante per l'acquirente.

Quindi vediamo come calcolarlo.

Servono queste informazioni, che solitamente sono disponibili:
- potenza del motore in watt (w) o kilowatt (Kw)
- capacità della batteria in Ampère-ora (Ah)
- voltaggio della batteria in Volt (V)

Nota: la potenza del motore a volte non si trova facilmente, mentre si trova il voltaggio del motore (es: "motore da 48 Volt"), che però non dice molto, e secondo me è un altro trucco per nascondere un motore un po' debole.

Faccio due esempi di calcolo per due casi diversi, e poi basta applicare i dati che si hanno a disposizione, e replicare il calcolo.


Esempio 1:
- motore da 1500w (1,5Kw)
- batteria da 48V e 15Ah

1500w è la potenza di picco assorbita dal motore, ma non andrà sempre al massimo, anche perchè ormai i tosaerba hanno dei sistemi che regolano la potenza in base alla resistenza che incontrano, quindi se l'erba offre poca resistenza (asciutta/bassa/rada) consumano meno, se l'erba offre resistenza (bagnata/alta/fitta) consumano di più.

Quindi bisogna stimare un consumo medio, per esempio 1000w; questo significa che il tosaerba a volte consumerà di meno, a volte di più, in media consumerà 1000w (che sono i 2/3 della potenza massima) per il tempo di utilizzo. E' chiaramente un dato stimato, quindi questa stima condiziona il risultato finale.

48V x 15Ah = 720VAh = 720wh
720wh / 1000w = 0,72h = 43 minuti

Quindi il tosaerba con queste caratteristiche, se usa mediamente una potenza di 1000w, sta acceso 43 minuti.

 

Esempio 2:
- motore da 1500w (1,5Kw)
- batteria da 82V e 5Ah

82V x 5Ah = 410VAh = 410wh
410wh / 1000w = 0,41h = 25 minuti

Quindi il tosaerba con queste caratteristiche, se usa mediamente una potenza di 1000w, sta acceso 25 minuti.


Natualmente è tutto più complicato; il tosaerba trazionato consuma di più di un tosaerba a spinta, consuma di più in salita, meno in discesa, di più su terreni irregolari, ecc... ma il dato che risulta dai semplici calcoli di sopra, serve per farsi un'idea di partenza di una durata media, idea dalla quale partire per fare degli aggiustamente in base alle proprie condizioni di lavoro. 


venerdì 24 marzo 2023

Cambio IP ogni 4 ore per FWA WindTre

La mia esperienza sulla FWA di WindTre, che spero sia utile a qualcuno.

Se siete interessati a questo post, allora sapete già cos'è la FWA, un IP e una VPN.

Di recente ho dismesso una vecchia connessione ADSL di TIM (iniziata quando i modem componevano un numero di telefono per connettersi, e upgradata ad ADSL quando ancora si chiamava Alice) che andava a 10 Mbps in download e 1 Mbps in upload, con l'intenzione iniziale di passare alla Fibra. Per menate varie che non sono di interesse, la Fibra per me aveva degli inconvenienti e in negozio mi hanno proposto la FWA Indoor di WindTre. L'ho provata a casa e nonostante io non abiti vicinissimo ad una antenna, ho visto anche 80 Mbps in download e 50 Mbps in upload.

Le prestazioni sono variabili, sicuramente dipendono dalla distanza dall'antenna e dagli ostacoli (essendo una connessione mobile, è ovvio), ma anche a parità di queste condizioni le prestazioni variano molto, a volte sembra un po' una ciofeca, a volte va molto bene.

Questo è un test, ma a volte il Download è più basso (ho visto anche dei 20-30) e a volte l'upload è maggiore (ho visto max 50):

 

Prima di comprarla ho cercato su internet e ho trovato vari post che lamentavano il fatto che WindTre cambiasse ogni 4 ore l'IP assegnato alle proprie SIM, e di come questo refresh dell'IP causasse cadute per le connessioni in VPN e necessità di loggarsi nuovamente, e cadute analoghe alle Call fatte con Teams et similia.

Il problema era che questo cambio di IP causa una disconnessione e riconnessione alla rete cellulare, che avviene in tempi molto brevi (nell'ordine di pochi secondi), ma soprattutto il cambio IP fa cadere le connessioni alle VPN, poichè presentandosi con un IP diverso, la VPN non riconosce più la connessione e quindi stacca, e bisogna loggarsi nuovamente. Inoltre questo cambio di IP poteva anche fare cadere le Call fatte con Teams.

Non c'era nessuna soluzione, però i post erano quasi tutti vecchiotti e mi sembrava strano che ci fosse un problema simile, poichè sarebbe significato non poterla vendere a chi lavora da casa e si connette alla VPN aziendale (oltre al fatto che quando si lavora da casa le Call si fanno in continuazione).

In negozio si sono informati, e mi hanno confermato il cambio di IP ogni 4 ore. Essendo una attività fatta dagli apparati di Rete l'utente finale non può fare niente, non si può risolvere con impostazioni/configurazioni del modem o della SIM.

Alla fine ho deciso di farla lo stesso, perchè le velocità di download/upload mi andavano bene, ma anche per la comodità di uscire dal negozio con un modem e una SIM, andare a casa e avere la nuova connessione dopo 3 minuti, senza appuntamenti con un tecnico, configurazioni particolari, ecc..

Inoltre avevo considerato che iniziando a lavorare circa alle 09:00 avrei avuto il primo cambio di IP  alle 13:00 (cioè in pausa pranzo) e il secondo alle 17:00, e se avessi avuto problemi avrei potuto pilotare questi cambi facendo io una disconnessione/riconessione manuale in momenti strategici (prima di una Call lunga o di una lunga sessione in VPN durante la quale non mi sarei potuto permettere cadute indesiderate).

Qui riporto quanto ho osservato dopo alcune settimane di utilizzo. Il modem è lo Huawei B268-350.

Per almeno dieci giorni non mi sono accorto di niente, per cui ritenevo fosse un problema vecchio, risolto, o ben gestito dal modem. Inoltre, siccome stavo lavorando e quindi avevo altre cose in mente, non mi sono certo messo a fare gli esperimenti o a guardare l'orologio per vedere se era l'ora della disconnessione... non ce l'avevo neanche in mente. Poi un giorno, casualmente ho visto la lucina del modem che indica che c'è connessione con la Rete cellulare, passare da verde a rossa, e di nuovo verde. Erano le 16:58, allora mi sono ricordato del problema del cambio IP che - visto l'ottimo funzionamento fino a quel giorno - avevo completamente scordato, e da lì ho osservato più attentamente.

Le Call con Teams o altri mezzi (Skype, Zoom, ...) non cadono; la disconnessione/riconnessione è molto rapida, 1 o 2 secondi, e in una Call qualche momento in cui si perde l'audio o si perde brevemente contatto con qualche partecipante, si perde una parola, càpita anche se sono tutti connessi con le migliori reti aziendali. Comunque la Call non cade affatto, si rimane connessi, e solitamente non ci si accorge di niente.

Le VPN (ne uso 3, una con la mia azienda e 2 verso 2 Clienti diversi, tutte gestite con sofware diversi (FireboxSSL, Cisco AnyConnect, GlobalProtect)) si disconnettono e riconnettono automaticamente in modo trasparente; la riconnessione automatica è probabilmente gestita poichè può capitare che anche la migliore rete abbia qualche sussulto. Potreste accorgervi di questa disconnessione/riconnessione automatica se il software che usate fa apparire un pop-up che vi avverte che siete connessi, ma voi lo eravate già da prima, e quindi capite che in quel momento c'è stata un ri-connessione.

L'unico problema reale che ho avuto è stato con un Client di accesso ad un DataBase; stava girando una query un po' lunga, in quel momento c'è stata una disconnessione/riconnessione della VPN e il Client ha perso la connessione con il DB. Query da rilanciare. Qui effettivamente c'è un tema di sessioni con il DB e quindi questa noia può capitare.


Ovviamente per normale navigazione internet, YouTube, Netflix, download di file, ecc... non ci sono problemi e non ci si accorge di niente (i sistemi bufferizzano per gestire le normali perdite di rete e renderle trasparenti all'utente). Se siete gamer che necessitano di super connessioni per la vostra Xbox o PlayStation, non vi so aiutare poichè non gioco.

 

Update 09/06/2023 : si verifica un problema anche sulle connessioni con il Desktop Remoto a Server Windows. Anche in questo caso scatta il tentativo di riconnesione automatica, e visto che la sconnessione-riconnessione della SIM è molto veloce, questo tentativo va sempre a buon fine.

lunedì 19 dicembre 2022

Come è fatto un rubinetto Stella degli anni '80

In questo post descrivo come è fatto un rubinetto doccia, singolo, incassato, delle Rubinetterie Stella, degli anni 80.
In dettaglio il prodotto si chiama "Emisfero" e monta il Vitone con codice "GR 1180" o "GR 1180 R". Dei pezzi che si vedranno, il Vitone è ovviamente il più famoso, di cui si trovano ricambi cercando su Google.

L'immagine della doccia è la stessa che ho usato anni fa per una dissertazione sulla possibilità - e i problemi - di sostituire con un miscelatore i rubinetti singoli separati di una doccia. Il post è a questo link: https://esperienzeutili.blogspot.com/2018/02/rubinetti-doccia-separati-si-puo.html

Questo post è organizzato così:

  • Come è fatto il rubinetto
  • Problemi durante lo smontaggio
  • Sostituire le guarnizioni
  • Sostituzione del vitone


Come è fatto il rubinetto

Ecco il layout della doccia; ci sono i rubinetti separati, l'acqua esce dall'alto dove c'è attaccato il flessibile con il doccino:

 

I rubinetti, aprendoli, fanno fluire l'acqua in tubi nel muro che si congiungono in alto, poco prima dell'attacco del doccino:

 

A differenza di altre manopole di rubinetti singoli, su questi il tappino che fissa la manopola all'asta del vitone non si solleva con la punta di un cacciavite, ma è avvitata e si svita con una chiavetta fissa del 9:


Dopo si sfila la manopola, e poi si svita il rosone (che nel mio caso si svitava a mano):

 

Il vero rubinetto inizia qui, e ciò che si vede è questo (le foto a volte sono fatte con il flash a volte con la luce naturale poichè le ho fatte in più volte):

 

Per svitare il Vitone, si agisce sull'esagono più grande, con una chiave del 23 (a memoria).

Tolto il vitone ci si trova davanti a questo:

 

Se lo scopo dello smontaggio è cambiare il gommino/guarnizione che sta sotto il pistoncino del Vitone che chiude il flusso dell'acqua, allora non c'è nient'altro da smontare, e buona parte di quanto segue non vi serve più; potreste passare ai paragrafi successivi, dove si parla dei problemi (o meglio, del problema) in cui potete incorrerre durante lo smontaggio.

Altrimenti dovete svitare questo "dado" esterno, di cui vedremo lo scopo successivamente; questo si svita con una chiave del 32, che è una misura un po' grande e non facile da avere. Io, finchè posso, cerco di non usare la chiave a rullino perchè quando si fa forza, tende ad allargarsi e ad inchiodarsi sul pezzo su cui si sta agendo, e comunque una chiave a rullino standard potrebbe non aprirsi così tanto come richiesto da questo dado.

Purtroppo non ho fatto la foto di quello che si vede dopo la rimozione del dato, ma sappiate che troverete un "tubo", liscio, che sporge circa 1 cm, la cui sezione si vede nella foto sopra, internamente al Dado, ovvero la parte tonda di colore più chiaro. Essendo liscio, va afferrato con qualcosa che "morda" sulla superficie; molto facilmente lo si graffierà/inciderà un po', e probabilmente vedrete i graffi e le incisioni che sono state fatte quando il rubinetto è stato montato.

Io ho usato una chiave "gira tubi" come questa:

Dopo avere smontato tutto, si ottengono le 3 parti "mobili" di cui è composto il rubinetto, più la parte che è dentro al muro, ovvero il corpo incassato:


La parte più a destra del Canotto, quella più color oro, è quella su cui si deve agire per svitare il Canotto con la gira tubi.

Nel foro laterale del Canotto si intravede la così detta "sede di tenuta", ovvero dove il gommino che c'è sotto il pistoncino del Vitone va a premere per chiudere il flusso dell'acqua; nella foto che segue si vede meglio (nonostante sia un po' sfocata):

 

Quindi, tralasciando temporaneamente il Dado centrale, che ha una funzione più accessoria, le due parti che fanno funzionare il rubinetto sono il Canotto e il Vitone:

Questo è lo schema tecnico del rubinetto:


 

Qui ho avvitato il Vitone sul Canotto, e il pistoncino del Vitone è completamente sollevato (rubinetto completamente aperto):

Qui, in dettaglio, il pistoncino del Vitone si sta avvicinando alla sede di tenuta, dove va a chiudere il flusso dell'acqua:


Per capire come funziona il tutto ho fatto un disegno con Paint, molto stilizzato, molto naif, ma che serve per illustrare l'idea di base, ma prima bisogna notare che l'mboccatura della parte incassata nel muro è filettata sia internamente che esternamente, cioè ha sia una filettatura femmina che una filettatura maschio:

 

Questa è l'opera naif:

La linea gialla è il profilo interno della parte incassata nel muro.

Questa parte presenta un restringimento dopo la filettatura, restringimento in cui si inserisce la parte più stretta del Canotto. L'acqua entra dal foro di ingresso che c'è più a sinistra, arrivando dal tubo nel muro che arriva dal basso, e si infila dentro al Canotto. Le due frecce rosse rappresentano il fatto che l'acqua non riesce a passare esternamente al Canotto poichè l'O-Ring (la guarnizione nera tonda), va a colmare lo spazio tra il Canotto e la sede in cui è inserito.

Quindi a rubinetto chiuso il pistoncino del Vitone preme sulla sede di tenuta, e l'acqua è chiusa. Quando si apre il rubinetto il pistoncino sale, e l'aqua esce dai fori laterali del Canotto (ce ne sono 4) e trova sfogo nel foro di uscita, che porta al tubo superiore, che poi va al doccino.

Qui vediamo un disegno del corpo incassato nel muro e il Canotto da inserire:

 

L'interno del corpo ad incasso è fatto come nell'immagine seguente:

 In questa inquadratura più ginecologica si vedono meglio alcuni dettagli:

Non ho capito molto bene la funzione della Bava che c'è prima del fondo del corpo ad incasso; infatti prendendo un po' di misure sono arrivato alla conclusione che anche avvitando completamente il Canotto, questo non arriverà mai a toccare la Bava, che quindi non ha la funzione di terminare la corsa del Canotto (a meno che il corpo ad incasso non venga usato in altri modelli dove il Canotto è più lungo e potrebbe arrivare contro la Bava).

Canotto inserito nel corpo:


E qui sotto, come dovrebbe essere quando il rubinetto è chiuso; l'acqua entra dal tubo che arriva dal basso, e si ferma dentro al Canotto:

Quando il pistoncino del Vitone si alza, l'acqua esce dai fori laterali e prosegue verso l'alto:


E quindi si ottiene il flusso dell'acqua come nella foto qui sotto:


Arriviamo quindi a spiegare la funzione del Dado....

Come abbiamo visto (rimetto la stessa immagine qui sotto), quando il rubinettto è aperto, ovvero il pistoncino del Vitone è sollevato dalla sede di tenuta, l'acqua esce dai 4 fori laterali del Canotto, si incanala nel foro di uscita e fluisce nel tubo a muro che va verso l'alto:

Però, come ho aggiunto in azzurro chiaro nella foto qui sotto, l'acqua potrebbe passare attraverso la filettatura che unisce il corpo del rubinetto e il Canotto:


Per imepdire questa fuoriuscita entra in gioco il Dado, il quale si avvita sulla filettatura esterna del corpo del rubinetto incassato nel muro, e tiene premuta una guarnizione a sezione triangolare.

La guarnizione è quella di questa foto; ha un diametro interno di 26 mm, e dopo 30 anni vi assicuro che è diventata dura e secca come il cemento:

Il Dado internamente ha la filettatura femmina che si avvita sulla filettatura maschio del corpo del rubinetto incassato nel muro; in fondo è conico in modo da spingere la guarnizione a sezione triangolare sia contro il profilo esterno del Canotto, sia contro il bordo della filettatura del corpo del rubinetto:


In questa immagine, presa da internet, si vede meglio come è fatta la guarnizione a sezione triangolare:

Quindi, nella mia opera naif, ho aggiunto il profilo della guarnizione, e il suo ruolo nel bloccare l'eventuale perdita di acqua attraverso la filettatura:
 

Chiaramente questa guarnizione non deve sopportare una pressione elevata, poichè l'acqua trova sfogo nei fori laterali del Canotto e va nel tubo a muro verso l'alto, da cui fuoriesce attraverso il doccino, quindi avendo uno sfogo libero prenderà questa direzione, per cui questa guarnizione premuta dal Dado non è sottoposta ad un carico in pressione.

Diverso sarebbe se aveste un doccino con il "pulsante di arresto" che permette di bloccare il flusso dell'acqua. Esistono infatti dei doccini che hanno questo pulsante, come nell'immagine sotto; lo scopo di questo pulsante potrebbe essere che - una volta trovata la giusta regolazione dell'acqua calda e fredda - se durante la doccia si volesse temporaneamente interrompere l'uscita dell'acqua, allora si potrebbe agire su questo pulsante; in questo modo non c'è bisogno di toccare le manopole dei rubinetti, e quando si sbloccherà il pulsante del doccino per riaprire il flusso dell'acqua, questa avrà mantenuto la regolazione di temperatura precedente:

Chiudendo il flusso con questo pulsante di arresto, l'acqua che è ancora aperta, visto che i rubinetti sono stati mantenuti aperti, inizierà a premere seriamente contro la guarnizione a sezione triangolare che viene premuta dal Dado sul Canotto, e ci potrebbe essere una perdita.

L'utilizzo di questa guarnizione è motivato anche dal fatto che il filetto del Canotto è molto breve, e percorre molta strada nella filettatura interna del corpo incassato a muro, e quindi avvolgere il filetto del Canotto con canapa o teflon non funzionerebbe poichè questa/o si perderebbe durante il tragitto.

Ultima nota sul fatto che esiste anche una guarnizione tra il Canotto e il Vitone, evidenziata in questa immagine:

Può sembrare una osservazione superflua, ma vi assicuro che questa - soprattutto se rimane attaccata al Canotto e quindi non viene via rimuovendo il Vitone - dopo 30 anni o più, è così dura da essere facilmente confusa con il metallo, e avere l'impressione (come è successo a me) che non ci fosse nessuna guarnizione tra queste due parti.

Quindi adesso rivediamo lo schema dei componenti del sistema rubinetto, e sarà più facile individuarli:

E adesso siete pronti per questa bellissima immagine, in cui si vede il tutto montato e in sezione:

 

La parte più difficile da vedere è il Canotto, e ci ho dovuto ragionare un po' anche io che avevo visto tutti i pezzi in mano, ma se allargate l'immagine, e avete capito bene come sono fatti i pezzi che ho descritto, vedrete anche il Canotto, con la sua filettatura femmina in cui è avvitato il Vitone, con la sua scanalatura dove ha sede l'o-Ring. Vedrete il corpo ad incasso con la sua filettatura sia interna che esterna, e come il Dado è avvitato su quella esterna. Insomma qui c'è tutto.

Qui ho contornato il profilo del Canotto:



Breve divagazione: soccia se è complicato un banale rubinetto da doccia di 30-40 anni fa... eppure quanta tecnica meccanica contiene, e quanto è bello vederlo nel suo insieme e nella sua funzione.

 

Problemi durante lo smontaggio

Il problema principale si può presentare nel caso in cui il vostro intento sia quello di smontare solo il Vitone per cambiare il gommino che c'è sotto il pistoncino, perchè magari ha iniziato a perdere o perchè, essendo vecchio e usurato, per chiudere l'acqua dovete stringere molto la manopola.

Il problema è che il Vitone potrebbe essere inchiodato al Canotto, quindi svitando il Vitone in realtà fate ruotare anche il Canotto. In questo scenario voi agite sull'esagono del Vitone, ma probabilmente vedrete girare anche il Dado. Infatti il Vitone fa girare il Canotto, e su questo è premuta dal Dado la guarnizione a sezione triangolare, per cui anche il Dado gira man mano che voi svitate il Vitone.

Purtroppo se il Vitone è inchiodato al Canotto, non c'è nessuna soluzione se non smontare tutto. Non c'è modo di tenere fermo il Canotto mentre svitate il Vitone. Se anche con una chiave riusciste a tenere fermo il Dado, allora il Canotto inizierà a ruotare dentro alla guarnizione a sezione triangolare e quindi continuerete comunque a svitare il Canotto.

Il problema di smontare tutto quando si vorrebbe smontare solo il Vitone, è che si vanno a muovere delle guarnizioni che sono ferme da 30 anni, e finchè erano lì compresse e immobili facevano egregiamente il loro lavoro, ma una volta mosse - essendo diventate nel frattempo rigide e fragili - potrebbero non tenere più, nemmeno se rimontate correttamente.

Infatti, più che la guarnizione a sezione triangolare, il problema potrebbe essere l'o-Ring che c'è sul Canotto. Come si può immaginare la funzione di questo o-Ring è fondamentale, poichè quando il rubinetto è chiuso, questo o-Ring è il componente che impedisce all'acqua di fluire attraverso il doccino.

Come si vede in questa immagine, se l'o-Ring non tiene, l'acqua esce dal foro di uscita, come se il rubinetto fosse aperto pochissimo, e vedrete l'acqua gocciolare dal doccino:

Quindi l'o-Ring che è stato lì 30 anni, compresso e sotto pressione, si sarà un po' appiattito adattandosi all'ambiente molto stretto in cui era co-stretto, per cui magari smontando e rimontando il Canotto c'è il rischio che poi l'o-Ring non tenga più bene.

E se queste guarnizioni - essendo diventate vecchie e avendo perso di elasticità - si dovessero rompere, non sarà facile sostituirle. Io di fatto le ho sostituite tutte e 3, con delle parti non originali, ma con una buona approssimazione...


Sostituire le guarnizioni

Come abbiamo visto, le guarnizioni sono 3:

  • l'o-Ring che c'è nella scanalatura del Canotto
  • la guarnizione a sezione triangolare
  • la guarnizione tra Vitone e Canotto

Come si vede dallo schema delle parti, l'o-Ring non ha una sua dignità di pezzo singolo identificato da un codice, mentre le altre due sì:

Quindi è possibile ordinare dalle Rubinetterie Stella solo due delle tre guarnizioni; se aveste problemi con l'o-Ring, dovreste ordinare tutto il pezzo GR25-166 (che penso costi un bel po', visto quanto ho pagato un Vitone originale (come dico successivamente nella parte riguardante la sostituzione del Vitone)).

L'o-Ring è il più delicato, poichè abbiamo visto la sua funzione fondamentale. In un negozio di TermoIdroSanitaria ne abbiamo trovato uno molto simile, da gas anzichè da acqua, per cui è giallo:

Per la guarnizione a sezione triangolare, la persona del negozio aveva una guarnizione un po' più piccola di quella originale, e quindi l'abbiamo completata mettendoci anche un o-Ring grande, ottenendo questo risultato:

In realtà, facendo delle prove di montaggio, ho visto che anche il solo o-Ring è sufficiente, e la parte conica interna al Dado preme bene su questo o-Ring, tenendolo ben aderente sia al Canotto, sia premendolo forte contro il bordo della filettatua del corpo ad incasso; le due guarnizioni affiancate come nell'immagine sopra erano un po' troppo ingombranti.

La guarnizione tra Vitone e Canotto invece la si trova pari pari da Tecnomat (ex Bricoman), in questa confezione che ne contiene di vari diametri (3/8, 1/2, 18 - 19 - 20 - 21): quella che serve a noi è quella da 21 mm. Nella confezione ce ne sono 2 per ogni diametro, e la confezione costa circa 2 euro. Se la volete cercare sul sito del Tecnomat più vicino a casa vostra, e vedere se è disponibile, la potete individuare con il codice articolo 10060862 (questo codice non è sull'etichetta che vedere in foto; quella che si vede nella foto è l'etichetta del produttore, ma il prodotto è registrato nell'archivio del Tecnomat con il codice che vi ho indicato):

Nota: nel caso ne voleste montare una diversa, fate attenzione che sia una guarnizione in fibra e non in gomma. Mi sono sempre chiesto che differenza ci fosse, e adesso l'ho capita. Infatti prima ne ho usata una in gomma, ma il Vitone deve essere stretto abbastanza forte sul Canotto; se non fosse un po' stretto, allora quando aprite il rubinetto ruotando la manopola in senso anti-orario, rischiereste di svitare il Vitone. Quindi se usate una guarnizione in gomma, questa verrà schiacciata dalla forza che fate stringendo il Vitone sul Canotto, e la guarnizione uscirà dai lati. Invece quelle in fibra sono dure e non fanno questo effetto.


Sostituzione del Vitone

In realtà - a differenza del titolo di questo paragrafo - si vorrebbe/dovrebbe cambiare solo il gommino che c'è sotto il Vitone, quel gommino che va in battuta sulla sede di tenuta interna al Canotto, e chiude il flusso dell'acqua. Se il problema per cui volete intervenire è questo gommino, allora cambiare tutto il Vitone equivale allo scenario in cui la foratura di uno pneumatico vi costringe a cambiare tutta l'automobile, anziche il singolo pneumatico.

Anch'io all'inizio volevo cambiare solo il gommino, ma nei Vitoni Stella questo gommino non è tenuto fermo da un dado esagonale come in tutti gli altri Vitoni, bensì ha questa testa multi-punte per la quale è veramente difficile avere una chiave in casa con quella forma:


Sinceramente non è che ci abbia passato le giornate a cercare di svitarla con mezzi di fortuna. Ho provato con varie pinze, ma non sono riuscito poichè la superficie su cui si può fare presa è minima, e appena aumentate un po' la forza, la pinza vi scapperà da tutte le parti. Non ho usato WD40 o altri prodotti magici. Non ho provato a scavare il gommino negli immediati dintorni di quella testa; scavando un po' si potrebbe "afferrare" meglio, ma comunque anche quel gommino dopo 30-40 anni è duro come la pietra.

Si potrebbe pensare che servano delle chiavi TORX Femmina, come quelle dell'immagine seguente ma si vede chiaramente che non vanno bene visto che hanno 6 punte, mentre la testa di quel maledetto fermo ne ha molte di più.

 

Bisogna cercare le Chiavi TORX Millerighe, e allora si ottiene qualcosa che potrebbe avere successo:



Ho desistito abbastanza presto, e sono andato in un negozio locale dove mi hanno proposto un Vitone non originale che da catalogo è compatibile con il modello GR 1180 della Stella.

Quindi per 19 euro l'ho preso, pensando che per altri almeno 20 anni sarei stato a posto.

Un Vitone originale Stella costa circa 50 euro.

Di non originali se ne trovano vari su Internet, e anche su Amazon.

Ecco qui la foto del Vitone non originale. Il Vitone arriva senza la guarnizione da 21mm di diametro che va messa dove c'è la filettatura per avvitarlo sul Canotto:


E su questo Vitone il gommino è bloccato da un dado esagonale classico, in modo che in caso di bisogno si possa svitare facilmente e si possa sostituire solo il gommino:


Schema tecnico del Vitone non originale; l'ho trovato su Internet, non è detto che sia esattamente quello del Vitone che ho comprato, ma ci assomiglia molto, e le dimensioni coincidono:


Ora, io non ci avevo mai pensato, ma evidentemente fare un pezzo così è meno semplice di quanto si possa pensare; se chi lo produce riesce ad avere un costo di produzione basso tanto da farlo arrivare al consumatore finale per 19 euro invece che per 50 euro, un motivo ci deve essere, da qualche parte deve risparmiare. Viene da pensare che la modalità di risparmio più ovvia sia quella del materiale con cui è fatto, e poi il costo della mano d'opera (ovvero un Vitone fatto in Cina).

Ma non avevo mai pensato che forse anche le macchine (il tornio) usato possano essere di minore qualità, e che quindi esca un pezzo che sembra buono ma ha delle imperfezioni non immediatamente visibili.

Infatti dopo averlo usato una decina di giorni l'ho smontato, e - come si vede bene dalla foto sotto - l'impronta della sede di tenuta sul gommino è chiaramente fuori centro:

In effetti tenendo il Canotto in mano, guardando dentro dalla parte dove entra l'acqua e avvitando dalla parte opposta questo Vitone, si vede chiaramente che il dado che tiene fermo il gommino, non gira solo su sè stesso, ma compie una traiettoria circolare.

Ergo, il Vitone non originale da 19 euro ... è storto!

Vabeh, quindi sempre nell'ottica che poi per almeno 20 anni non ne voglio più sapere, ho comprato l'originale nel negozio di TermoIdroSanitaria dove avevo preso le guarnizioni improvvisate.

52 euro.

Ed ecco la triade dei 3 Vitoni; da sinistra quello storico, poi quello fake, e poi quello originale nuovo:



Il Vitone originale Stella è arrivato completo della sua guarnizione, che però è analoga a quella che avevo preso da Tecnomat. In grigio quella originale e in rosso quella di Tecnomat:


Come sempre, commenti, suggerimenti, esperienze personali, idee, ecc... sono graditi, soprattuto se vanno a completamento e possono arricchire le informazioni che ho fornito in questo post.