mercoledì 17 agosto 2016

Rubinetto Bidet a tre (3) fori - Come è fatto il rubinetto singolo di un Bidet

Come è fatto un rubinetto di un bidet a tre fori? Difficile da trovare, ormai tutti i bidet hanno il rubinetto miscelatore centrale e quelli a tre fori (cioè con i due rubinetti separati) non li fanno più, ma proprio perchè quelli a tre fori sono più vecchi è anche più probabile che siano quelli che richiedono manutenzione.

Quando un rubinetto perde, nel senso che anche stringendo la manopola continua ad uscire un po' di acqua, significa che la guarnizione che c'è sotto il Vitone non chiude più bene. La guarnizione che c'è sotto al Vitone si può sostituire, e cosa sia il Vitone e come si smonti si trova facilmente su internet, infatti ci sono molti siti e video su Youtube che danno istruzioni su come fare questa "semplice" operazione (siti e video che sono propedeutici a quanto segue):

Sito: http://www.lavorincasa.it/sostuire-guarnizione-del-rubinetto/

Video:


Il problema sorge quando il Vitone non si svita così facilmente come si vede nei video. Infatti spesso il calcare lo "incricca" e quindi quando lo si gira con la chiave in realtà si fa ruotare tutto il corpo del rubinetto, il quale - sotto al bidet - è collegato al tubo dell'acqua e quindi non è buona cosa farlo girare. Insistere potrebbe essere un buon tentativo, magari provare a tenere fermo il resto del rubinetto con un'altra chiave, ma se - come è successo a me - il Vitone non si svita proprio, allora bisogna smontare tutto il rubinetto, e qui è un po' più difficile sapere in anticipo cosa aspettarsi.

Come è fatto un rubinetto singolo da bidet ? Vediamolo man mano che l'ho smontato...

In questa immagine si vede già una cosa importante: il rubinetto è un tubo e il foro nel bidet è più grande di questo tubo in modo che l'acqua allaghi lo spazio libero e poi - tramite un passaggio - raggiunga i fori centrali che fanno uscire l'acqua:

Guardando l'immagine sotto, l'acqua esce dal foro rotondo: in questo foro si vede una specie di pistoncino che sale e scende ruotando la manopola superiore; sotto a questo pistoncino c'è la guarnizione che - quando il pistone è giù al massimo, ovvero quando il rubinetto è chiuso - chiude il flusso dell'acqua, ed è la guarnizione che va cambiata (come si vede anche dal video soprariportato).

Come si vede nella foto qui sotto, il rubinetto ha una guarnizione sopra e una sotto, in modo che quando l'acqua allaga lo spazio tra il tubo-rubinetto e la ceramica del bidet, l'acqua non esca sopra e sotto:

Nell'immagine sottostante si capisce meglio il funzionamento, le guarnizioni sono in rosso, e in azzurro l'acqua:
Il rubinetto alla fine è fatto così, e nel foro tondo si vede, in basso, la guarnizione nera che dobbiamo andare a cambiare:
 
A questo punto - se avete smontato tutto - potete mettere in morsa il rubinetto e provare a svitare il Vitone. Nel mio caso è stato veramente durissimo. Inizialmente non stringevo troppo la morsa per paura di schiacciare il rubinetto, ma cercando di svitare il Vitone girava tutto. Allora ho progressivamente stretto sempre di più la morsa e anche così è stata durissima, al punto che mi era venuto il sospetto che questo Vitone fosse inverso e che quindi, nel tentativo di svitarlo, io lo stessi avvitando sempre di più. Poi quando ha mollato, il resto si svitava anche a mano, quindi era proprio inchiodato dal calcare, e una volta rotto il legame con il calcare non c'erano più problemi.

Una volta svitato il Vitone si sostituisce la guarnizione che c'è sotto, che è tenuta ferma da una vite o un piccolo dado. La guarnizione si trova facilmente (costa 1 euro un pacchetto che ne contiene alcune); per i dettagli di questa operazione (visto che non ho fatto le foto) rimando ai link che ho indicato all'inizio di questo post.

Prima di riavvitare il Vitone mi è caduto l'occhio in ferramenta su un tubetto di "Grasso di Silicone" che si può spalmare sui suoi lati, sotto la parte filettata, e che dovrebbe servire a impedire che il calcare lo inchiodi un'altra volta.


Una volta sostituita la guarnizione del Vitone, bisogna rimontare il rubinetto e c'è il problema delle guarnizioni che tenevano ancorato il rubinetto alla ceramica del Bidet; come si vede dalla foto sotto le guarnizioni diventano vecchie, si seccano, e magari finchè il rubinetto era installato tenevano ancora bene, ma una volta smontato è possibile che si rompano, si stacchino dei pezzi e che quindi non siano più riutilizzabili, o che rischioso rimontarlo con le guarnizioni originali:

Se il rubinetto è vecchio, è difficile trovare le guarnizioni uguali a quelle originali; nel mio caso per esempio quella sottostante era proprio fatta ad-hoc, era filettata e aveva la parte superiore della misura giusta per riempire la differenza di diametro tra il rubinetto e l'alloggiamento, che come abbiamo visto è più largo:

Per sostituire questa ho comprato la guarnizione da Piletta, quella standard che costa 1 euro circa, comprensiva del dischetto di metallo sottostante, quello che sta tra la guarnizione e il dado che la spinge in alto; come si vede dalla foto questa guarnizione è cònica e quindi si adatta un po' a tutto, ma bisogna metterla ben centrata, in modo che - quando si stringe il dado sottostante al rubinetto - questa entri in verticale e non in diagonale, altrimenti perderà acqua. Questa guarnizione non è filettata ma essendo da mezzo pollice, stringe bene sulla parte filettata del tubo-rubinetto:


Per la guarnizione superiore invece ho preso quella della foto sotto; non so a cosa serva esattamente (forse è quella che si usa nelle vaschette del WC) ma assomigliava abbastanza a quella che dovevo sostituire:

Come si vede dalla foto, questa guarnizione ha la parte "sporgente" su entrambe le superfici mentre quella originale aveva questa sporgenza solo da una parte, quella verso il basso che va a riempire la differenza tra il diametro del rubinetto e il foro nella ceramica del bidet, quindi - come si vede dalle foto sotto - con un cutter ho tagliato una delle due sporgenze:



In questo modo una delle due superfici è piana, mentre sotto ho lasciato la parte sporgente, ottenendo una guarnizione simile a quella originale.

A questo punto si rimonta il rubinetto, con sotto la guarnizione cònica da Piletta, e sopra la guarnizione da WC adattata manualmente. Come si vede nell'immagine sotto, la guarnizione è più larga di quanto serva, quindi a questo punto, sempre con il cutter, si può tagliare la parte eccedente:

Il risultato è così: la guarnizione ha esattamente il diametro della parte piatta del rubinetto e nella foto si vede l'eccedenza che è stata tagliata:


Per ricollegare il tubo dell'acqua al rubinetto, avevo comprato la canapa e la pasta verde da idraulico (al Brico vendono un pacchetto che contiene sia la canapa che un barattolo di pasta, per 2.5 Euro), ma mettere la canapa richiede pratica (capire quanta canapa mettere, quanta pasta, stenderla bene in modo uniforme, non metterne troppa, nè poca, ecc...) allora alla fine ho comprato il nastro di teflon (80 centesimi per 12 metri di nastro!!!) che rappresenta l'evoluzione moderna della canapa ed è molto più facile da applicare.
Su internet c'è una accesa diatriba se sia meglio la canapa o il teflon e i commenti sono equamente divisi tra l'uno e l'altro strumento; purtroppo queste discussioni, anzichè essere tese all'oggettività e ad una razionale disquisizione dei vantaggi dell'uno o dell'altro, sono perturbate:
  • dalle opinioni dei nostalgici, per i quali le cose di una volta sono sempre le migliori e quindi sostengono la canapa soprattuto perchè è difficile da mettere e non vogliono che l'abilità che hanno conseguito venga azzerata da un nuovo strumento accessibile a tutti;
  • dalle opinioni di chi si schiera sempre dalla parte di ciò che è moderno, e quindi sostiene il teflon, ma magari lo sostiene solo perchè è molto più facile da mettere.

Intanto che c'ero e visto che ormai avevo smontato tutto, anzichè rimontare i tubicini rigidi vecchia maniera, li ho sostituiti con dei flessibili e inoltre ho anche applicato- al tubo che esce dal muro - dei rubinetti/valvola (3 Euro l'uno), in modo che - in caso di problemi, perdite o lavori successivi - non sia più necessario chiudere l'acqua a tutta la casa, ma sia sufficiente chiudere questi rubinettini:


Nella foto sopra si vede il dado e il dischetto di metallo che premono la guarnizione cònica che si mette sotto il rubinetto.

Qualcuno potrebbe obiettare che i tubi flessibili, avendo una guarnizione interna nei due punti in cui si raccordano, non richiedono nè la canapa nè il teflon, e probabilmente è vero, ma mettere un po' di teflon non costa niente e quindi per sicurezza l'ho messo lo stesso. Visto che i flessibili erano un po' lunghi, li ho incrociati; in questo modo l'acqua calda - che solitamente è a sinistra - esce a destra e viceversa, quindi ho anche cambiato le manopole sopra in modo che si vedesse il rosso e il blu nei posti giusti.

Due consigli finali:
1) se il rubinetto che perde - e che quindi si vuole smontare - è quello dell'acqua calda, non c'è bisogno di chiudere l'acqua in tutta la casa, ma basta chiudere il rubinetto che porta l'acqua alla caldaia
2) l'altro consiglio è che quando si svita e si riavvita il vitone questo dovrebbe essere nella posizione in cui la guarnizione è sollevata al massimo, ovvero nella posizione di rubinetto completamente aperto, poichè in questo modo - sia quando si svita il Vitone, sia quando lo si riavvita - la guarnizione non entrerà mai in contatto con il punto su cui va stringere per chiudere il flusso dell'acqua, quindi prima di iniziare a fare il lavoro è  meglio ruotare tutta la manopola del rubinetto in modo che sia completamente aperto.

 

Update 14/08/2022

Con tempismo discutibile, ovvero di domenica e la domenica prima di ferragosto, ho deciso di cambiare le guarnizioni sotto ai vitoni, ma ... come si fa? Ovvero come si fa a tenere fermo il rubinetto mentre si svita il vitone? Se si guarda la foto appena qui sopra si vede bene che non c'è niente che permetta di tenere fermo il corpo del rubinetto; cioè di sopra con una chiave giusta si prende il vitone, ma questo post è originariamente del 2016, e quindi sono passati 6 anni e il vitone non si svita facilmente, per cui serve qualcosa per tenere fermo il corpo del rubinetto, altrimenti - cercando di svitare il vitone - girerà tutto. Sotto, le uniche due parti esagonali sono l'attacco del flessibile, e il dado-ghiera che serve a spingere la guarnizione che c'è sotto il rubinetto, quindi non sono punti che tengono fermo il rubinetto. Con una pinza ho provato a tenerlo fermo prendendo sulla parte filettata libera, ma con risultati scarsi e in più il rischio di rovinare il filetto. Risultato: girando il vitone, girava tutto il rubinetto, e quindi l'attacco del flessibile che porta l'acqua si è svitato leggermente e ha cominciato a perdere... grrr.

Quindi, per cambiare una cavolo di guarnizioncina, bisogna smontare tutto il rubinetto per metterlo in morsa e poi riuscire a svitare il vitone. Allora l'ho smontato, ma le due guarnizioni che ci sono tra il rubinetto e il bidet (quelle che si vedono nella foto sotto, foto relativa alla prima volta che li ho smontati) erano già mezze marce, e quindi non potevo rimontarlo con quelle, ed era domenica, e il giorno dopo era ferragosto, e non mi andava di ricominciare da capo.

 

Allora ho controllato che il Bricoman (adesso Tecnomat) fosse aperto, e ho deciso di togliere tutto e mettere un miscelatore. Non è possibile che per cambiare le due guarnizioncine che ci sono sotto i vitoni si debba smontare tutto l'ambaradan ogni volta... allora vai di svecchiamento tecnologico.

Lavori in corso:

 

 

Ed ecco il risultato:


 
Dove c'erano i rubinetti si mettono due "tappi", e il miscelatore si mette dove prima c'era solo l'astina per aprire e chiudere il tappo.

I tubi che escono dal muro sono da 1/2 pollice, mentre gli attacchi dei flessibili sono da 3/8 di pollice, quindi ho comprato due riduzioni (quelle color ottone). Ho eliminato i rubinetti di arresto che c'erano prima perchè avevano sia il maschio che la femmina da 1/2 pollice, e quindi mettendo anche la riduzione poi sporgevano troppo, oppure avrei dovuto sostituirli con dei rubinetti di arresto con la femmina da 1/2 pollice e il maschio da 3/8, e quindi potere attaccare i flessibili a quest'ultimo, ma con le riduzioni sono andato sulla soluzione più semplice.
 

Sotto:


Quando inizierà a perdere questo, dovrò solo smontare e sostituire la cartuccia che c'è dentro al rubinetto, quindi conto di non toccare mai più la parte che c'è sotto il bidet.

giovedì 4 agosto 2016

Perchè le Antenne Paraboliche puntano verso l'orizzonte ?

Un amico, di recente, mi ha fatto notare che le antenne paraboliche sopra le case non puntano verso il cielo ma praticamente verso l'orizzonte, solo appena un po' più in alto dell'orizzonte, e si chiedeva come mai visto che - dovendo puntare ad un satellite - avrebbero dovuto essere orientate più verso il cielo.... allora ho provato un po' a scartabellare e ho tratto la conclusione che sègue.

In questa immagine, per esempio, si vedono 6 antenne che sono appena un po' inclinate verso l'alto rispetto all'orizzonte (quella sul balcone con le lenzuola stese è quasi orizzontale):



Ultimamente ho scoperto che ci sono migliaia di video e siti che sostengono che la terra non sia una sfera ma sia piatta, e che il Sole e la Luna siano piccoli come li vediamo in cielo, e girino sopra il disco-Terra su cui ci troviamo noi.

La Terra sarebbe così, un disco - semitondeggiante verso il Polo Nord - con il Sole e la Luna piccoli che girano:


In particolare il Sole, essendo piccolo e vicino, illuminerebbe solo un po' del disco-Terra-piatta creando il giorno che si sposta, come in questa immagine:

Questa cosa delle antenne che puntano verso l'orizzonte viene spiegata dai sostenitori della Terra-piatta con il fatto che i satelliti non esistono e che le antenne paraboliche delle abitazioni puntino a dei trasmettitori a terra, installati su colline/montagne, e che per questo motivo puntino verso l'orizzonte anzichè verso il cielo. Secondo questa teoria anche il sistema GPS non sarebbe realizzato con i satelliti bensì con delle antenne a terra utili per implementare la triangolazione/trilaterazione del sistema ricevente.

In questo post non si parla però del fatto che la Terra sia una sfera o sia piatta, ma la spiegazione che sègue - sul perchè delle antenne paraboliche che puntano all'orizzonte - parte dal presupposto che la Terra sia una sfera, e che i satelliti esistano.

La prima cosa che ho scoperto è che i satelliti geostazionari, per definizione, sono sul piano equatoriale. Io credevo che geostazionario significasse solo che il satellite è sempre sopra lo stesso punto della Terra, mentre la cosa che non sapevo è che, per essere definiti geostazionari, devono essere sul piano che taglia la terra all equatore.

Wikipedia, Orbita Geostazionaria: https://it.m.wikipedia.org/wiki/Orbita_geostazionaria

Esempio di satelliti geostazionari, si vede bene che sono sul piano equatoriale:


Per essere stazionari sempre sullo stesso punto dell'Equatore, devono fare un giro completo in 24 ore, quindi non possono essere ad una altezza qualsiasi ma ad una altezza tale per cui siano in equilibrio tra il non essere attratti verso la Terra (e schiantarsi) e il non partire per la via di fuga. Questa altezza è circa di 38.000 km, con un po' di variazione in base alla massa del Satellite (credo).
Se fossero più bassi, allora per non schiantarsi a terra dovrebbero muoversi più velocemente (e quindi farebbero il giro in meno di 24 ore), se fossero più alti allora dovrebbero essere più lenti per non partire per la tangente (e farebbero il giro in più di 24 ore).

"I satelliti per il broadcasting Tv sono posizionati in un’orbita geostazionaria al di sopra dell’equatore" (frase estrapolata da qui: http://www.eurosat-online.it/puntiamo-la-parabola-fondamentale-la-precisione/), quindi i satelliti usati per vedere la TV, ovvero quelli a cui puntano le antenne paraboliche che si vedono sopra le case, sono geostazionari e quindi sono sul piano equatoriale.

Ci sono molte immagini sull'orbita Geostazionaria, come quelle sopra, in cui non sono rispettate le proporzioni; infatti il diametro della Terra è ~ 13.000 km, e quindi se i satelliti sono a 38.000 km di quota, la loro distanza dalla Terra deve essere circa tre volte il diametro della Terra stessa. L'immagine sopra che mostra i Satelliti geostazionari non è proporzionata perché i satelliti sono a una distanza pari al diametro della Terra, quindi sono a circa 13.000 km di distanza.

Questa sotto invece mostra un satellite a 42.000 km in modo più proporzionato:



Essendo il satellite sul piano equatoriale, la linea marroncina cade sull'Equatore, e quindi se immaginiamo dov'è l'Italia, si capisce bene che una antenna per puntare verso il satellite non deve puntare verso il cielo, in alto, ma verso l'orizzonte; inoltre più si sale verso i Poli (in Svezia o in Norvegia, per esempio) e più sarà orientata verso il basso, mentre più si scende verso l'equatore e più sarà in verticale, per arrivare all'equatore in cui la parabola punterà esattamente al cielo in modo perpendicolare alla Terra.

Questa è la spiegazione che mi sono dato.


Per informazione, i satelliti del GPS non sono geostazionari, e creano una rete che avvolge la terra come in questa immagine, le orbite sono tante e distribuite su piani diversi. 


Questi satelliti non sono fissi rispetto ad un osservatore terrestre (cioè non sono stazionari); qui si trova una GIF animata che mostra meglio come sono: https://it.m.wikipedia.org/wiki/File:ConstellationGPS.gif


Update del 19 settembre 2018.
Come ha fatto notare un Anonimo nei commenti, le antenne paraboliche sono orientate più in basso rispetto alla direzione con cui arriva al segnale, come illustrato dalla figura sotto, quindi poichè "guardano" più in basso rispetto a dove è il satellite, il loro orientamento è ancora più in basso e ancora più orizzontale.






sabato 28 maggio 2016

Tosaerba MEP con motore Tecumseh BVS 143 153

Un altro pezzo ormai storico, un piccolo tosaerba MEP, già anche un po' arrugginito, con motore Tecumseh BVS, che dopo almeno 10 anni di stop è stato resuscitato da un amico meccanico (di camion), che l'ha trasformato in una macchina che parte al primo tirone del cordino di avviamento.

Tempo fa avevo cercato info su internet per cambiare l'olio ma avevo solo scoperto la travagliata storia della Tecumseh Engines, azienda americana (Tecumseh era un capo indiano, da cui il simbolo dell'indiano con le piume :) ), fallita e poi rianimata.

Molto bella la storia dei motori per tosaerba che si trova su Wikipedia:

Un'altra info preziosa che avevo cercato, e non trovato, era se il dado da svitare per smontare la lama era normale o inverso. Alla fine ho provato a svitarlo in entrambi i sensi e ho scoperto che era normale.

Il vero pezzo da 90 di questa raccolta di documenti è il libretto del motore:

E poi un manuale generico dei motori Tecumseh prodotti prima del 2004; preziose le indicazioni su come interpretare le informazioni contenute nella targhetta applicata al motore:

Qui il post sul Decespugliatore Kawasaki TD 133:

Ecco alcuni scatti del glorioso...

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English version
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Another historic piece, a small, already a bit rusty, MEP mower, with Tecumseh BVS engine, which after 10 years of stop has been resurrected by a (truck) mechanical friend, which has turned it into a perfect machine that starts at the first pull of the starter cord.

Some time ago I had googled internet info about the oil change, but I had just discovered the troubled history of Tecumseh Engines, an American company (Tecumseh was an Indian leader, and that’s why the symbol of the Indian with feathers :)) failed and then resurrected.

Another precious info I had looked for, and not found, was whether the nut to disassemble the blade was normal or inverse. Then I tried in both directions and I found it was normal.

The very special piece of this collection of documents is the engine booklet:

And then a generic manual of Tecumseh engines produced before 2004; Precious information on how to interpret the information on the nameplate applied to the engine:

Here is the post on the Kawasaki TD 133 brush trimmer:

And here, some pictures of the glory mower…






Si scopre che è del 1987 
e che MEP significa Marazzini Ernesto Parabiago :)))))
 


La scritta indica di riempire l'olio fino al massimo, infatti come si può leggere da Wikipedia:

Ebbero successo i motori della casa Statunitense Tecumseh concorrente della già nota Briggs & Stratton. Utilizzava la stessa tecnologia di motore (4 tempi, con valvole laterali a bilanciere) ma a differenza dei Briggs & Stratton, costavano poco ma avevano una discreta qualità. Questi motori però avevano una scarsa lubrificazione, poiché non avevano una pompa dell'olio come i Briggs & Stratton, ma avevano un sistema di lubrificazione a sbattimento, ovvero il pistone, raggiungendo il PMI (punto morto inferiore) prendeva olio dalla coppa e lo portava nel cilindro, lubrificandosi. Se la coppa però non era completamente piena d'olio, il motore ad alti regimi, non riceveva una sufficiente lubrificazione, e non è raro trovare motori Tecumseh grippati o con la biella spezzata. In questi casi, la biella, spezzandosi, usciva dal blocco motore a forte velocità procurando un foro più o meno grande, nel blocco motore.

Nonostante l'età il motore gira come il 6 cilindri di una Maserati :)




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Update 29/04/2019.
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Aggiungo un po' di foto della zona carburatore, richieste nei commenti.

La Carburatore è un Dell'Orto FHC 20 13 A.

Questa è la vista laterale del mio, non credo sia molto utile, perchè se non ho capito male a Luca interessa l'altro lato:


Dall'alto, sul lato opposto, si vede un tirante nero e una levetta, ma meglio di così non sono riuscito a fare:


Qui sotto i contributi che ha mandato Maxdiroma:




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Update 30/04/2019.
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Metto qui il commento dell'incontenibile Luca :)

Questo è il mio rasaerba:

 Si toglie il serbatoio SFILANDOLO dalle apposite fessure:

Lo si può appoggiare a lato o, anche, togliere se si stacca il tubicino della benzina: 

Troviamo, così, le viti che fissano il filtro dell'aria sul carburatore:

Svitandole, con un normale cacciavite a stella, finalmente si vedono i 2 famosi tiranti: 

Sopra il carburatore abbiamo la piastra comando, fissata sul carburatore da due viti non metriche (da notare il cavetto elettrico di massa, che serve per far spegnere il motore, quando mettiamo al minimo l'acceleratore:






 Per svitare le viti ho usato una boccola da 5/16:

 E' anche facile sapere dove riposizionarle, dato che hanno lasciato i sgni delle rondelle dentate sulla piastra:

Purtroppo una delle viti è sotto il coperchio del motore. Per cui si devono svitare anche le viti del tubo che porta la miscela aria/benzina al motore:

 di cui una sorregge anche la griglia metallica:

 E' più facile a fare che a descrivere:

Ecco qui i due tiranti "incriminati": uno serve per registrare l'erogazione della miscela (quello con la molla); l'altro non lo so:

Questa è una vista da sotto la piastra, senza staccare di nuovo i tiranti:

E queste sono le boccole che uso, che si trovano anche dai cinesi: