martedì 31 luglio 2018

SIM Iliad in Croazia

Scrivo questo post dalla Croazia, dove mi trovo da ieri. Avevo letto varie volte su internet di persone che in Croazia non riuscivano ad avere la connessione dati con SIM Iliad. È successo anche a me ma per un motivo stupido.

Quando ho attraversato la Slovenia nessun problema, connessione e dati presenti, ma appena in Croazia è spuntato il problema dei dati: telefono agganciato a rete "HR VIP", connessione telefonica presente, ma niente dati.

Io avevo scaricato preventivamente le mappe di Google, di tutta l'Istria (circa 100 MB), sul telefono prima di partire, per cui nessun problema con il navigatore che non doveva connettersi a internet per mostrarmi le mappe e il percorse da seguire.

Poi una volta arrivato ho iniziato a smanettare con il telefono per ottenere la rete dati. Il roaming era attivo, la connessione dati anche, spegni e accendi fatto, ricerca reti fatta e vedevo varie reti, anche dati, ma niente connessione.

Alla fine il problema era che era stato "ranzato" l'APN. Al posto dell'APN di Iliad c'erano due APN di una certa "Free", uno per i dati e uno per gli MMS.

Cancellati, rifatto l'APN Iliad impostando semplicemente "iliad" sia nel nome che nel punto di accesso, senza toccare nessun altro parametro, et voilà, rete dati pronta.

Quindi se arrivate in Croazia e avete problemi date un'occhiata agli APN perché potrebbero essere stati cancellati o sostituiti da qualche configurazione automatica.

P.S. Inoltre ho anche avuto la controprova che il mio G2 con SIM Iliad prende benissimo anche il 4G... basta che non sia sotto rete Wind che trasmette il 4G sulla così detta Banda 20, ovvero gli 800Mhz, banda che il G2 non riceve.

giovedì 19 luglio 2018

Problema Attivazione SIM Ho Mobile con Videochiamata

Esperienza personale di Attivazione della SIM Ho.Mobile, ordinata online, ricevuta a casa, e attivata con Videochiamata.

Per fare la videochiamata servono il documento di identitià (Carta di Identità o Patente) e la Tessera Sanitaria con il Codice Fiscale. Si inseriscono un po' di dati nella App e poi si arriva alla videochiamata.

Durante la videochiamata si vede il volto dell'Operatore e siamo a nostra volta inquadrati dalla fotocamera frontale; l'Operatore ci fa una fotografia, poi lui da remoto agisce per attivare la fotocamera posteriore e a questo punto inquadriamo la Carta di Identità, in fronte e retro, e la Tessera Sanitaria, in fronte e retro, e ogni volta l'Operatore fa una fotografia dei nostri documenti. Poi fa una verifica finale e ci saluta perchè la fase di acquisizione dei documenti è terminata.

A questo punto si riceve un SMS con un codice numerico di 8 cifre (una OTP : One Time Password), ma - prima ancora di utilizzarlo - cliccando su "Procedi" per la Firma Digitale si ottiene l'errore: "Si è verificato un Errore, riprovare più tardi". Da lì non se ne esce, si può aspettare finchè si vuole ma non se ne esce.

Sono anche andato in un negozio Ho.Mobile ma non sapevano come aiutarmi (dicono che hanno solo strumenti per attivare nuove SIM ma non per controllare lo stato di altre SIM e quindi non saprebbero sbloccare la situazione).

Allora ho deciso di rifare la videochiamata per parlare con un operatore e chiedere a lui come uscire da quell'impasse, quindi ho ricominciato la trafila, inserito tutti i dati nell'App e - magia - invece di fare la videochiamata l'App ha saltato questa fase e mi ha riportato al punto in cui si era piantata alcune ore prima. A questo punto facendo "Procedi" l'App è andata avanti, non si è ripresentato l'errore "Si è verificato un Errore, riprovare più tardi", ma mi è arrivato un nuovo SMS con una nuova OTP che ho inserito al momento giusto e sono arrivato in fondo alla procedura. Richiesta di attivazione SIM effettuata e si scopre anche il numero di telefono associato alla SIM (l'MSISDN provvisorio, o definitivo se non si chiede la portabilità).

Quindi il trucco è ricominciare tutto da capo e l'App riconosce che la fase di riconoscimento è già stata completata e passa agli step che dovevano ancora essere completati.

martedì 10 luglio 2018

Problema 4G Iliad con LG G2


Più che un’Esperienza Utile questa è la rilevazione di un problema.

Ho un LG G2 (conosciuto anche come D802) con Android KitKat 4.4.2, e avevo una SIM di Tre con la quale potevo andare in 4G. Sono passato a Iliad facendo la portabilità del numero. Mettendo la SIM Iliad nel LG G2 non si vede più la voce di menù che permette di scegliere il 4G.



La mia vecchia SIM Tre è ovviamente disattivata, ma mettendo una SIM TIM che mi hanno prestato vedo nuovamente la voce di menù del 4G, quindi sembra che il telefono non riconosca la SIM Iliad come una SIM che può andare in 4G, quindi un problema di compatibilità tra la SIM Iliad e il telefono LG G2 oppure con la versione di Android (se fosse la versione di Android però credo che ci sarebbero molti più casi e si troverebbero più info in rete, invece non si trova nulla, quindi è più probabile che sia un problema con il LG G2, che è un telefono del 2013 e quindi ne saranno rimasti pochi in giro).

Ho chiamato il 177 per chiedere se erano a conoscenza di problemi di incompatibilità, ma non gli risulta; hanno provato a farmi rifare l’APN settando solo 2 parametri (il Nome “iliad” e APN “iliad”) ma anche così, anche dopo il riavvio, non ci sono stati miglioramenti.

Volevo provare dal sito Iliad, dall’Area Personale, a disattivare e riattivare il 4G ma non si può fare.

Quindi per il momento riporto solo la mia esperienza, ma non ho soluzione; se qualcuno ne ha, è il benvenuto.

In 3G/H/H+ il telefono funziona bene, e la velocità mi sembra buona, peccato che non funzioni il 4G perché l’Offerta è veramente buona. Forse dovrei provare a cambiare la versione di Android alla Lollipop, ma ho un po’ strizza che poi – per avere il 4G – ci siano altre cose che non funzionano più, o che peggiori il consumo della batteria che già adesso con uso intensivo fa fatica.


Update 22/07/2018.

Ho provato anche mettendo una SIM Ho.Mobile e vedo il 4G. 

Il problema è questo: Iliad nelle zone dove non ha sue antenne usa la rete Wind e Wind trasmette il 4G sulla così detta "Banda 20" ovvero a 800 Mhz. Il LG G2 invece non riceve il 4G su 800 Mhz come si piò vedere da questo sito: http://www.deviceranking.it/phone/bands/1502/lg-g2
Appena vado a Milano per lavoro, dove probabilmente c'è copertura di rete Iliad, proverò a vedere se lì funziona, e questa dovrebbe essere la prova del 9.


Update 24/08/2018.

Forse decade il fatto che il LG G2, in versione D802 come il mio, non riceva la Banda 20 a 800 Mhz; infatti da questo sito:

https://m.gsmarena.com/lg_g2-5543.php

risulta che la versione D802 ha anche la Banda 20:

"LTE band 1(2100), 3(1800), 7(2600), 8(900), 20(800) - D802"

Quindi torna non spiegabile perchè io non veda il 4G.

venerdì 11 maggio 2018

Espansore di una Serie Sterzo Filettata


Cosa si può trovare sotto la Pipa di un manubrio di una Bici con la Serie Sterzo Filettata? Come è fatto l’espansore?

Il problema è quando tenendo ferma la ruota, ad esempio tenendola ferma tra le ginocchia, si riesce con un po’ di sforzo a girare il manubrio della bicicletta.

Cercando in giro si trovano video e articoli su come smontare completamente una Serie Sterzo, sia Filettata (vecchio stile) che non (come le bici più tecniche o più moderne). Ma non ho trovato informazioni sull’espansore, su come è fatto, come funziona ecc…
Quindi ho smontato il manubrio e l’ho scoperto da solo.

Premetto che ci saranno varie soluzioni per realizzare questo espansore e quindi quella descritta qui è solo una delle tante, in particolare questo è un manubrio “AXO TRE”, scritta incisa in vari punti, che fa pensare al nome dell’azienda, difficile però da trovare poiché Axo è anche una famosa marca di abbigliamento e materiali per il motocross e quindi le ricerche su Google tendono a dare risultati relativi a quest’ultima.

Questa Pipa è fatta come nell’immagine sottostante:


Sopra c’è un brugola, piuttosto lunga, con la parte terminale filettata. Questa parte terminale si avvita al pezzo sottostante, quello che nell’immagine è grigio chiaro: questo pezzo lo chiamerà impropriamente “espansore” (dico impropriamente, perché penso che gli espansori veri e propri siano fatti in altro modo, ma di fatto anche questo pezzo tende ad espandersi, come vedremo dopo).

Il funzionamento cerco di descriverlo con un disegno molto semplificato:


Figura A: si vede esemplificata la pipa, vista lateralmente, e il pezzo staccato che si trova sotto; l’espansore.

Figura B: in azzurro, ho disegnato la brugola, che si avvita da sopra, e che si aggancia all’espansore.

Figura C: si vede che avvitando la brugola l’espansore sale verso la pipa, fino a quando le due parti oblique arriveranno a toccarsi.

Figura D: stringendo sempre di più la brugola, l’espansore – nel tentativo di avvicinarsi ulteriormente e salire verso l’alto, attirato dalla brugola che lo stringe sempre di più – tende a spostarsi di lato, facendo scivolare le due superfici oblique. Questo scivolamento fa aumentare lo spessore complessivo della pipa+espansore, la quale è inserita in un tubo in cui non c’è molto gioco, e questo aumento dello spessore crea la superficie e la forza di contatto che fa aderire la pipa al tubo nel quale è inserita.

Un meccanismo veramente semplice.

Nel mio caso l’espansore, non so come, era sporco di grasso, e quindi anche se premeva contro la parete interna del tubo, riusciva comunque a girare. Quindi ho pulito sia l’espansore sia l’interno del tubo della serie sterzo, poi ho rimontato tutto e stretto molto forte, in modo che l’espansore – spostandosi dalla verticale della pipa – andasse a premere forte contro la parete interna del tubo e creasse l’attrito richiesto.

ALOE VERA MARRONCINA e MOLLE

Ho preso un "butto" di una Aloe Vera da una mia collega, l'ho messo in un vaso e ha attecchito.

Pensando di fare del bene alla pianta, ho messo il vaso in ufficio, dietro un vetro in cui al mattino c'è sole diretto e al pomeriggio ombra luminosa. I mesi erano i primi dell'anno, quindi con giornate corte e sole pallido (quando c'era).

Dopo alcune settimane l'Aloe ha iniziato a diventare marroncina e molliccia al tatto. Pensavo fosse troppa acqua o poca acqua e non capivo quale delle due. Poi ho visto che la causa poteva essere il sole diretto.

Ho spostato il vaso togliendolo dalla finestra, in modo che sia in ombra luminosa tutto il giorno ma mai colpito dal sole diretto.

Dopo 1 mese i risultati si vedono chiaramente, la pianta è cambiata radicalmente come dalle foto sotto.

Questa è la pianta madre: bella verde e rigogliosa.


Piantina strapiantata dopo essere stata al sole dietro un vetro: come si vede è marroncina, molto diversa dalla madre e da come era quando l'avevo staccata. Inoltre al tatto era molliccia.


Dopo 1 mese che l'ho tolta dal sole è tornata verde, ha fatto nuovi "butti" e direi che sta molto bene.


domenica 25 febbraio 2018

Rubinetti doccia separati; si può sostituirli con un miscelatore?

Il tema è per quelli che hanno una doccia con i rubinetti separati a incasso, e vorrebbero sostituirli con un miscelatore esterno.
Ho fatto varie ricerche su internet ma non ho trovato una trattazione esaustiva, bensì molti frammenti di informazioni, che in questo post cerco di mettere insieme per spiegare l'idea che mi sono fatto.

I disegni che seguono li ho fatti con Paint, quindi la qualità è bassissima, ma servono per spiegare il meccanismo.

La doccia, per capirci, è quella dell'immagine sotto; ci sono 2 manopole separate, e l'acqua esce dall'alto. In alcuni casi in alto ci può essere direttamente il soffione installato nel muro, oppure - come nel caso della foto - un flessibile che poi si appoggia ad un'asta.

La domanda è: si possono rimuovere i rubinetti singoli e installare un miscelatore esterno come quello di questa immagine?

 Vediamo.

Il punto fondamentale è che quando si apre il rubinetto, l'acqua non viene verso di voi, ma va verso il centro e da lì sale lungo un tubo verticale che è nel muro, per poi uscire in alto, come nella foto qui sotto:


 

Il rubinetto quindi serve a bloccare il flusso dell'acqua verso il centro del muro. 

Nei commenti qualcuno mi ha fatto notare che i tubi dell'acqua calda e fredda potrebbero incontrarsi in alto, anzichè in mezzo alle manopole, ovvero come in questa immagine; per il discorso che segue, cambia poco, i due flussi - una volta aperti i rubinetti - si incontrano, e questo può generare il problema, come vedremo in seguito:


 
Se rompeste le mattonnelle e un po' di muro, molto probabilmente trovereste qualcosa come nella foto sotto (la foto è presa da un forum e ringrazio quell'utente la cui spaccata ci ha permesso di vedere cosa si nasconde dietro le piastrelle):


Quando i rubinetti sono chiusi, la situazione è quella di sotto; l'acqua arriva dall'esterno e si ferma contro il "premi-stoppa", cioè contro il pistoncino che c'è dietro al vitone:

Quando il rubinetto viene aperto, l'acqua va verso il centro, si miscela e sale per il tubo verticale che c'è nel muro, per poi uscire in alto:



Provando a fare un disegno, immaginando di vedere l'impianto dall'alto, dovrebbe essere qualcosa come nell'immagine qui sotto; qui i rubinetti sono chiusi, e quindi il pistoncino del vitone blocca il flusso dell'acqua:





Se apro i rubinetti, il pistoncino del vitone si solleva e lascia passare l'acqua che va verso il centro:


 
Quindi, supponiamo di smontare i rubinetti singoli e i relativi vitoni, di mettere un tappo in alto dove c'è l'uscita del tubo centrale:


e supponiamo di installare un miscelatore esterno, come nell'immagine qui sotto:



 
Sotto il miscelatore solitamente c'è l'uscita dell'acqua a cui si aggancia il flessibile con il doccino.

Quello che si otterrebbe è che l'acqua, anche a rubinetto chiuso, andrebbe a fluire verso il tubo centrale, salirebbe per il tubo andando a premere contro il tappo che è stato messo in alto, e nel frattempo andrebbe anche verso il miscelatore. Il problema però è che il circuito dell'acqua fredda sarebbe costantemente in collegamento con il circuito dell'acqua fredda, come mostrato qui sotto:




In questa situazione non ci sarebbe più separazione tra acqua calda e fredda e quindi uscirebbe acqua miscelata sia dalla parte fredda che da quella calda. Qui sotto la situazione iniziale in cui le acque si incontrano:




qui sotto quello che succede quando l'acqua calda e fredda si incontrano perennemente:


 
Considerando che nella zona posteriore al miscelatore l'acqua calda e fredda sarebbero in contatto 24 ore al giorno, probabilmente quella fredda avrebbe il sopravvento e raffredderebbe in continuazione quella calda; molto probabilmente anche orientando la leva del miscelatore tutta verso il caldo, l'acqua che uscirebbe sarebbe prevalentemente fredda.


Quindi rimuovere i vecchi rubinetti, i vitoni, e montarci sopra un miscelatore standard non funziona.


C'è però una soluzione, e l'ha inventata una azienda italiana che si chiama Poletti, che ha creato il miscelatore "Cusiomix".

In pratica il kit offre dei raccordi che si installano al posto del vitone dei rubinetti, e questi raccordi deviano il flusso dell'acqua verso l'esterno del muro, e non più verso il centro dove c'è il tubo che sale verso l'alto.

Il raccordo è una specie di tubicino che si installa al posto del vitone; la guarnizione che c'è sotto, a differenza di quella del vitone, è forata e quindi lascia passare l'acqua deviandola verso l'esterno. 

Questo è il raccordo che hanno inventato:



Oltre al raccordo, ci vuole un "adattatore" come quello della foto qui sotto (io lo chiamo "adattatore" ma non so il nome tecnico; sul sito della Poletti lo chiamano "Vitone Cusiomix; non è un vitone nel senso classico ovviamente):



 
Il raccordo viene avvitato dentro all'adattatore:

 
 
 
 
Il raccordo, dalla parte interna dove c'è la filettatura, ha un foro esagonale, in cui si può inserire una chiave a brugola:

 
 
 
Guardando le istruzioni di installazione la cosa diventa più chiara.
A questo indirizzo si può scaricare la brochure del Cusiomix: Brochure Cusiomix
 
A pagina 17 ci sono le istruzioni per installarlo... vediamo il passaggio chiave:
 
Al punto 6 si avvita il raccordo dentro all'adattatore; il raccordo ha il foro esagonale, e con la brugola ci si aiuta ad inserirlo nell'adattatore. Quella righetta nera del raccordo, è un o-ring ed è importante che ci sia, e dopo vedremo il perchè:

 
 
Al punto 7 la coppia raccordo+adattatore si avvita dove prima c'era il vitone:


 
Il punto 8 è fondamentale: si stringe l'adattatore e poi con la brugola si ruota il raccordo finchè va a battuta contro l'uscita dell'acqua, il punto dove prima il gommino del vitone chiudeva il flusso dell'acqua:


 
In questo modo la guarnizione forata del raccordo aderisce bene contro l'uscita dell'acqua, e quest'ultima viene completamente deviata verso l'esterno del raccordo (dove c'è il foro esagonale).
L'o-ring che c'è tra raccordo e adattatore è importante, poichè se si fosse usata della canapa (o teflon) tra il filetto maschio del raccordo e il filetto femmina dell'adattatore, allora questa canapa verrebbe "ruotata" in un senso quando il raccordo viene inserito nell'adattatore, e poi ruotata nel senso opposto quando con la brugola si manda il raccordo in battuta contro il tubo di uscita dell'acqua, e questa doppia rotazione della canapa ne avrebbe compromesso la tenuta, invece la presenza dell'o-ring impedisce che l'acqua una volta uscita dal foro esagonale torni indietro tra la filettatura maschio del raccordo e la filettatura femmina dell'adattatore.
 
Una volta montata la coppia raccordo+adattatore, vediamo il risultato: per semplicità ho riutilizzato le immagini dei vitoni classici, ma in realtà al posto dei vitoni c'è la coppia raccordo+adattatore, e la guarnizione forata sarà sempre appoggiata all'ingresso dell'acqua:



Siccome al centro del raccordo c'è un tubetto, e la guarnizione è forata, l'acqua passa attraverso il tubo ed esce verso l'esterno del muro:





A questo punto si può montare un miscelatore.

Visto così si potrebbe pensare che è sufficiente comprare questi raccordi "speciali" che deviano il flusso verso l'esterno, e poi il miscelatore uno se lo sceglie a piacere, magari in una catena come Brico o Bricoman, dove si trovano a basso prezzo, senza prendere per forza il "Cusiomix", ma c'è un "però", anzi ce ne sono 3:

1) i raccordi penso siano brevettati, e quindi li fa solo la Poletti;
2) i raccordi vengono venduti nel kit del miscelatore della Poletti, non si comprano separatamente, quindi si acquista il pacco completo miscelatore+raccordi;
3) chi vi ha detto che i rubinetti a muro hanno una distanza che va d'accordo con un miscelatore standard?

Il terzo punto è importante, perchè i rubinetti singoli quando sono stati montati potrebbero essere stati distanziati a piacere, e quindi le uscite non essere affatto adatte per montarci sopra un miscelatore "fisso" come quello dell'immagine sottostante:

 
Guarda caso invece il "Cusiomix" risolve anche questo problema, infatti è fatto come nell'immagine sotto:

 
Questo miscelatore non è un pezzo unico, ma è fatto da 3 parti; i tubetti che vanno dalle uscite rosse e blu verso il corpo centrale del miscelatore, si tagliano in misura, secondo necessità, e quindi si possono adattare a qualsiasi distanza che c'era tra i rubinetti che sono stati rimossi, mentre un miscelatore normale è un blocco unico, solido, e quindi non è detto che i suoi attacchi combacino con la distanza che c'era prima tra i rubinetti (anche usando dei raccordi eccentrici, che comunque servono per fare piccoli aggiustamenti).

Come si vede bene dall'immagine sottostante, questo rubinetto si adatterebbe anche se le manopole dei vecchi rubinetti originali fossero state molto distanziate:



Il blocco centrale, dove c'è la leva non richiede che ci sia un ingresso/tubo che esce dal muro, ma è per bellezza, e forse potrebbe contenere una vite da mettere nel muro per sorreggere una parte del peso:




E' necessario fare attenzione al fatto che la distanza minima tra il centro dei rubinetti separati (alias interasse) è di 17 cm; se i vostri rubinetti sono più vicini di 17 cm non riuscirete a montare il Cusiomix. Stesso problema se la distanza tra il centro dei rubinetti separati fosse più di 30 cm, visto che questo è il massimo consentito. Notare anche che considerata anche la leva monocomando questo rubinetto sporge un bel po' dal muro, 15 cm, quindi sicuramente più dei vostri rubinetti separati:

 


C'è anche la versione con la cartuccia termostatica con la quale cui si può impostare una temperatura e il rubinetto la mantiene sempre costante:


Al momento non so se i raccordi "speciali" che deviano l'acqua verso l'esterno si possano trovare anche separati dal miscelatore "Cusiomix"; magari cercando su siti stranieri, conoscendo i termini inglesi relativi al mondo della rubinetteria si potrebbero fare delle ricerche, in ogni caso non penso la cosa sia facile perchè bisogna comunque trovare dei raccordi che abbiano il diametro giusto, la dimensione giusta, il passo del filetto giusto ecc..., cioè tutto quanto affinchè possano essere avvitati dove c'era prima il vitone dei rubinetti singoli. Il kit della Poletti prevede un insieme raccordi che dovrebbero coprire le misure calssiche di una volta, e quindi anche con questo kit non c'è la certezza assoluta che vadano bene con quelli che abbiamo a casa, figuriamoci se si trovassero dei prodotti inglesi o americani, fatti con criteri completamente diversi dai nostri.

Una volta trovati questi raccordi ed essere riusciti a deviare il flusso dell'acqua verso l'esterno, rimarrebbe il problema di installare un miscelatore standard se le uscite non avessero la distanza giusta.

Quindi le soluzioni sono 3:

1) si compra il "Cusiomix", e qui sotto vi metto il link per saperne di più:

2) si "spacca", cioè si fa un lavoro in muratura che prevede di rompere le piastrelle, installare dei tubi e raccordi giusti nel muro per escludere il flusso che attualmente va verso il tubo centrale che sale verso l'alto, e fare uscire l'acqua verso l'esterno, le uscite devono essere sistemate alla giusta distanza, si rimettono le piastrelle e si installa un miscelatore standard;

3) ci si tiene il vecchio impianto con i rubinetti singoli.

 
Qualcuno nei commenti ha chiesto se si possono trovare i raccordi e adattatori della Poletti, senza dovere comprare il miscelatore Cusiomix. L'intento è quello di installare i raccordi che deviano il flusso dell'acqua verso l'esterno del muro ed escludere la tubatura interna dove si miscela l'acqua calda e fredda, e poi installare un miscelatore standard / generico.

Il Cusiomix viene venduto con una serie di raccordi e di adattatori di svariate misure, in modo che ognuno possa trovare quelli che vanno bene con il proprio impianto; quindi per ogni Cusiomix installato c'è un avanzo di tutti i raccordi e adattatori che non sono stati usati. Questo avanzo di raccordi e adattatori non usati potrebbe fare sì che si trovino queste parti vendute o smerciate singolarmente... però io ho il dubbio che poi non sia semplice installarci un miscelatore standard, vediamo perchè...

Se torniamo all'adattatore, e supponendo che il raccordo sia avvitato come nel disegno qui sotto (perdonate la pochezza dell'immagine), vediamo che avremmo una filettatura maschio che esce dal muro:


 
Non è detto che il miscelatore standard si possa installare su questa filettatura che esce dal muro, di cui non è scontata la misura e il passo, filettatura che è pensata per avvitarci sopra questo pezzo del Cusiomix:


 
I miscelatori standard richiedono di essere installati su delle uscite con interasse di 15 cm; ci vorrebbe un eccentrico femmina-maschio, come questo sotto, ma con la certezza che la filettatura femmina combaci con la filettatura dell'adattatore Poletti che esce dal muro:



Insomma, anche trovando gli adattatori e raccordi Poletti, in parti singole, senza il miscelatore completo, rimane un grosso punto di domanda sulla possibilità di riuscire a montarci un miscelatore standard.

 
 
Questo è quanto ho capito cercando un po' in rete, mettendo insieme informazioni lette qua e là; riassumere tutto in questo post, fare i disegni, ecc, mi è costato 2,5 ore di una domenica pomeriggio mentre fuori imperversava il Burian... per cui se vi è servito fatemelo sapere nei commenti qui sotto.

Se avete una conoscenza più approfondita (molte cose le ho immaginate), o conoscete soluzioni alternative, a maggior ragione scrivetelo!



Update 23/02/2024

Roberto R., lettore di questo post, ha montato il Cusiomix e ci ha riportato alcuni dettagli della sua esperienza; metto qui le sue considerazioni e le foto che mi ha inviato del Cusiomix montato:

Premetto che non sono un idraulico, tutt'altro.
La mia doccia é 65 x 85, i rubinetti singoli sporgevano poco invadendo la parte dei 65cm
 
Vantaggi:
1-non c'è paragone usando il miscelatore esterno Cusiomix, mai più i singoli rubinetti, finalmente e senza spaccare nulla!
2-Sono riuscito a metterlo su un interasse di 16.5 cm che penso sia il limite per stringere i dadi, di meno penso sia molto difficile ma non impossibile se hai mani piccole, comunque non male 16.5 cm, sono soddisfatto.

Svantaggi (a mio parere):
a)-ingombro: chiuso sporge di 12 cm, aperto tutto di 18. Io ho 65 cm disponibili in doccia, non sono magro e ci sto senza problemi
b)-il tubetto di SX, quello che porta acqua calda all'esterno scotta ovviamente e non puoi metterci la mano sopra: attenzione!
c)-costo alto (si paga il brevetto)

Qui si vede molto bene quanto siano tagliati corti i tubetti orizzontali che portano l'acqua al miscelatore:
 

Il miscelatore chiuso sporge 12 cm: 
 
 
Aperto sono 18cm: