Cosa si può trovare sotto la Pipa di un manubrio di una Bici con la
Serie Sterzo Filettata? Come è fatto l’espansore?
Il problema è quando tenendo ferma la ruota, ad esempio tenendola ferma
tra le ginocchia, si riesce con un po’ di sforzo a girare il manubrio della
bicicletta.
Cercando in giro si trovano video e articoli su come smontare
completamente una Serie Sterzo, sia Filettata (vecchio stile) che non (come le
bici più tecniche o più moderne). Ma non ho trovato informazioni sull’espansore,
su come è fatto, come funziona ecc…
Quindi ho smontato il manubrio e l’ho scoperto da solo.
Premetto che ci saranno varie soluzioni per realizzare questo espansore
e quindi quella descritta qui è solo una delle tante, in particolare questo è
un manubrio “AXO TRE”, scritta incisa in vari punti, che fa pensare al nome
dell’azienda, difficile però da trovare poiché Axo è anche una famosa marca di
abbigliamento e materiali per il motocross e quindi le ricerche su Google
tendono a dare risultati relativi a quest’ultima.
Questa Pipa è fatta come nell’immagine sottostante:
Sopra c’è un brugola, piuttosto lunga, con la parte terminale filettata.
Questa parte terminale si avvita al pezzo sottostante, quello che nell’immagine
è grigio chiaro: questo pezzo lo chiamerà impropriamente “espansore” (dico
impropriamente, perché penso che gli espansori veri e propri siano fatti in
altro modo, ma di fatto anche questo pezzo tende ad espandersi, come vedremo
dopo).
Il funzionamento cerco di descriverlo con un disegno molto semplificato:
Figura A: si vede esemplificata la pipa, vista lateralmente, e il pezzo
staccato che si trova sotto; l’espansore.
Figura B: in azzurro, ho disegnato la brugola, che si avvita da sopra, e
che si aggancia all’espansore.
Figura C: si vede che avvitando la brugola l’espansore sale verso la
pipa, fino a quando le due parti oblique arriveranno a toccarsi.
Figura D: stringendo sempre di più la brugola, l’espansore – nel tentativo
di avvicinarsi ulteriormente e salire verso l’alto, attirato dalla brugola che
lo stringe sempre di più – tende a spostarsi di lato, facendo scivolare le due
superfici oblique. Questo scivolamento fa aumentare lo spessore complessivo
della pipa+espansore, la quale è inserita in un tubo in cui non c’è molto
gioco, e questo aumento dello spessore crea la superficie e la forza di
contatto che fa aderire la pipa al tubo nel quale è inserita.
Un meccanismo veramente semplice.
Nel mio caso l’espansore, non so come, era sporco di grasso, e quindi
anche se premeva contro la parete interna del tubo, riusciva comunque a girare.
Quindi ho pulito sia l’espansore sia l’interno del tubo della serie sterzo, poi
ho rimontato tutto e stretto molto forte, in modo che l’espansore – spostandosi
dalla verticale della pipa – andasse a premere forte contro la parete interna
del tubo e creasse l’attrito richiesto.
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