Una volta deciso che comunque si vuole comprare una stampante, nonostante quello che ho detto nella I° Puntata, sorge il problema di decidere quale.
Le stampanti laser costano troppo secondo me per un uso casalingo, sporadico, e soprattutto per l'uso di chi non è tanto propenso a stampare ma lo fa solo quando obbligato, come me, costo che tra l'altro è già alto per i modelli che stampano solo in bianco e nero, facendo sì che quelle a colori siano addirittura improponibili; inoltre si legge in giro che il toner delle stampanti laser faccia anche male alla salute, poiché è una polvere che - in quanto tale - un po' vola sempre e ha la tendenza a finire nei polmoni i quali, come è ovvio, non sono stati pensati per reagire correttamente alle microparticelle di toner.
Scartate le laser, e quelle ad aghi che andavano un bel po' di anni fa, rimangono le Inkjet, ovvero quelle a getto di inchiostro, ovvero stampanti che sparano delle micro goccioline di inchiostro sul foglio di carta.
Le stampanti che ho preso come riferimento sono queste due, considerando che come minimo dovevano essere WiFi, si potesse stampare da telefono o tablet, e avessero un display almeno un po' parlante per interagire con loro:
Canon Pixma MG 4250:
http://www.canon.it/For_Home/Product_Finder/Printers/Inkjet/PIXMA_MG4250/
Epson Expression Home XP-405:
http://www.epson.it/it/it/viewcon/corporatesite/products/mainunits/overview/11541
Il problema principale di questo tipo di stampanti è che se utilizzate infrequentemente tendono ad intasarsi. Infatti le micro goccioline di inchiostro che sparano sono veramente micro, si parla di circa 3 Pico Litri, dove Pico è una unità di misura pari a un bilionesimo di litro, cioè un milionesimo di milionesimo di litro. Per fare un parallelo un Pico è l'equivalente di un Tera, ma dalla parte opposta, cioè partendo da un litro se lo moltiplichiamo per 10 abbiamo un Deca-litro, per 100 abbiamo un Etto-litro, per 1.000 abbiamo un Kilo-litro... se lo moltiplichiamo per 1 milione di milioni abbiamo un Tera-litro, che è poi la stessa cosa di un Tera-byte. Se invece di moltiplicare il litro lo dividiamo, allora se lo dividiamo per 10 abbiamo un Deci-litro, per 100 un Centi-litro, per 1.000 un Milli-litro... e se lo dividiamo per 1 milione di milioni abbiamo un Pico-litro. Ecco, le goccioline di inchiostro che spara una stampante Inkjet sono di qualche Pico-litro, generalmente per i modelli casalinghi da 2 a 6 Pico-litri. E' quindi immaginabile che gli ugelli che sparano queste goccioline abbiamo un buchino veramente infinitesimale, e quindi non è difficile immaginare che - se usate poco - un po' di inchiostro possa seccarsi e si otturino con una certa facilità. (Ci sarebbe anche da chiedersi come simili meraviglie possano costare meno di una polo appena un po' di marca). Per evitare che gli ugelli si intasino si possono fare delle procedure di pulizia delle testine della stampante, che però si dice consumino molto inchiostro, e - come vedremo - il costo dell'inchiostro è tutt'altro che trascurabile.
Ovviamente quando le testine si sono intasate non sono più utilizzabili e la stampante sarebbe da buttare, a meno che qualcuno sia in grado di andare a sturare un ugello pensato per fare passare una goccia di liquido di 5 milionesimi di milionesimo di litro.
Approfondendo il discorso si scopre che la Canon ha risolto il problema mettendo le testine di stampa direttamente sulla cartuccia di inchiostro. Questo significa che se le testine si intasano è sufficiente cambiare la cartuccia e si hanno automaticamente testine nuove e pulite. La Epson invece ha le testine fisse nella stampante, e quindi sembrerebbe che la prima marca sia migliore della seconda. Approfondendo ancora per capire perchè anche la Epson non abbia adottato la soluzione delle testine cambiabili insieme alle cartucce come ha fatto la Canon, ho scoperto che ci sono due meccanismi per sparare l'inchiostro sulla carta: Termico e Piezoelettrico. A grandissime linee (e non dirò che il motivo per cui rimango generico è non tediarvi, ma in realtà rimango generico perchè non saprei addentrarmi ulteriormente nell'argomento) quello Termico scalda la gocciolina di inchiostro fino a quando questa, per l'espansione dovuta all'aumento di calore, viene espulsa sulla carta, mentre quello Piezoelettrico deforma un cristallo fatto di qualcosa e questa deformazione lascia passare la gocciolina, che quindi non ha bisogno di essere scaldata. Per questo motivo la Epson sostiene che nel suo caso le testine non si intaseranno e quindi non ha bisogno di metterle sulle cartucce, e sempre per questo motivo le stampe della Canon appena fatte hanno un po' quell'effetto bagnato dovuto al fatto che la gocciolina quando arriva sulla carta è bella calda e quindi ha bisogno di raffreddarsi prima di asciugarsi.
Ma le differenze non sono finite: queste stampanti usano 4 colori per stampare: il nero che viene principalmente usato per il testo e per le cose in bianco e nero, e poi azzurro, magenta, e giallo, e con questi si riescono a fare tutti i colori, come nell'immagine sotto:
La stampante Canon funziona con 2 cartucce; una per il nero, e una con tre serbatoi per i 3 colori. Questo significa che se finisce uno dei tre colori la cartuccia è da cambiare anche se degli altri due colori c'è ancora molto inchiostro, e questo è ovviamente uno spreco (un mio collega in pausa pranzo mi ha detto che ci sono software per cui se un colore finisce allora la stampante usa gli altri due per creare quello esaurito, ma - supponendo che finisca il giallo e stando alla figura sopra - non capisco come l'azzurro e il magenta combinati insieme possano supplire alla mancanza di giallo). Oltre allo spreco di dovere cambiare una cartuccia perchè uno solo dei tre colori è esaurito le cartucce Canon hanno motivo di costare di più in quanto non sono solo dei serbatoi ma hanno le testine integrate.
La stampante Epson invece funziona con 4 cartucce, una per ogni colore, e quindi se un colore si esaurisce basta cambiare la cartuccia di quello e usare gli altri fino ad esaurimento (ma bisogna fidarsi del fatto che queste testine Piezoelettriche non si intasino anche loro come le altre).
Quindi? Quindi non è per niente ovvio quale delle due sia la migliore scelta, e tenete presente che abbiamo valutato solo due degli aspetti che si dovrebbero considerare, non abbiamo cioè considerato la risoluzione della stampa, la velocità, la resa dei colori, la qualità nella stampa di testo e invece quella nella stampa di fotografie, le specifiche della funzione scanner, le specifiche della fotocopiatrice, l'interfaccia, il peso, la rumorosità e la bellezza dell'oggetto (perchè no?).
Vi farò sapre cosa ho comprato, se mai la comprerò.
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